Una pausa caffè, una notizia di cronaca. Tante chiacchiere e tanta sicurezza d’opinione. A che serve pensare? Così tanti che si accontentano dei pensieri pre-confezionati spacciati dai giornali. Ti dicono cosa è giusto e cosa è sbagliato, senza fare fatica. Opinioni già pronte, sugli scaffali, come al supermercato. Me ne dia una, per favore, e tenga pure il resto! Opinioni fresche di zecca, pensate da altri. E quando ce l’hai, una opinione, ecco, sei subito pronto a dare giudizi, anche se spessi pochi millimetri. Una crosticina di presunzione su un infinito vuoto.
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